Questa è la nostra storia, quella di 5 donne che hanno fatto della loro passione un mestiere.
Ognuna di noi, prima di intraprendere questo percorso insieme, ha fatto tantissime esperienze individualmente e incrociato per breve o lungo tempo la vita delle altre quattro componenti del quintetto Briar Rose; sì ... è proprio questo il nome che abbiamo scelto per il gruppo.
Innanzitutto è giusto spiegare, per chi ci legge, che un quintetto di fiati è una formazione molto particolare, in quanto a differenza del quartetto d’archi, ensemble certamente più noto ove gli strumenti sono parte di un'unica grande famiglia, il quintetto di fiati è molto eterogeneo, poiché ogni strumento appartenente ha delle specificità timbriche uniche; questo rende molto interessanti le composizioni e i giochi sonori che un buon gruppo è in grado di trasmettere.
Paola, Maura, Orsolya, Ludovica ed io abbiamo età ed esperienze lavorative molto differenti, ma tutte noi, come detto poco fa, abbiamo, in vari periodi della nostra vita, condiviso dei momenti musicali che ci hanno spinte poi a cercarci per creare questa formazione. Tutte noi suoniamo in orchestra, dove viene richiesta precisione, professionalità e condivisione; manca al contrario la responsabilità delle scelte musicali, che competono ai direttori.
Nel caso della musica da camera i direttori d’orchestra siamo noi stesse, ecco perchè suonare è così stimolante! In effetti gli ingredienti principali, da dosare con cura e amore, sono, oltre all’empatia delle componenti, la versatilità e l'espressività, nonché una buona dose di elasticità per smussare le eventuali divergenze di idee, quando studiamo una partitura, sempre nel rispetto del testo.
Possiamo tranquillamente dire che, essendo il nostro un ensemble di 5 donne, tutti questi ingredienti sono naturalmente condivisi e insiti nel nostro approccio.